Monitoraggi campi elettromagnetici
Misure e monitoraggi campi elettromagnetici
I monitoraggi dei campi elettromagnetici comprendono tutte quelle indagini strumentali volte a misurare i livelli di campo elettromagnetico presente negli ambienti abitati e potenzialmente pericolosi per la salute. La misura dei campi elettromagnetici è effettuata con strumentazione e metodologie conformi con quanto previsto dal D.P.C.M. 8 luglio 2003, nonché dal D.M. 381/98 e dalle norme CEI 211-6 e 211-7.
Campi elettromagnetici a bassa frequenza (50 Hz)
I campi elettrici e campi magnetici a bassa frequenza sono quelli generati dalle linee elettriche. L'esposizione a campi elettromagnetici a bassa frequenza (50 Hz) può verificarsi in prossimità di linee ad alta tensione o di cabine di trasformazione. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, G.U. 200/03, fissa i limiti di esposizione a detti campi; in particolare “a titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l'esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz), nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere”, determina il rispetto di un valore di attenzione più restrittivo.
Campi elettromagnetici ad alta frequenza
I campi elettromagnetici ad alta frequenza sono quelli generati principalmente dalle stazioni radio base per la telefonia mobile e dagli impianti di diffusione radiotelevisiva. Anche in questo ambito sono fissati dei limiti di esposizione a livello legislativo; in particolare il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003, G.U. 199/03, “a titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine eventualmente connessi con le esposizioni ai campi generati alle suddette frequenze all'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili“ definisce valori di attenzione più restrittivi.